Sonic 4 e lo scovolone del cesso di Izuka


Evviva evviva! Gioite, bambini, perché finalmente il progetto Needlemouse è stato svelato al pubblico!
Salutate Sonic 4, l'old school incarnato: fondali con vari livelli di parallasse, suoni presi di peso dai circuiti di un Megadrive; ritornano i badnicks, le palme, le strutture naturali a misteriosi quadrettoni; scorrimento laterale, power up classici, faccione di Robotnik impresso sul cartellone girevole alla fine del livello; primo stage con la parola "Hills" nel nome.
Io già, nel mio piccolo, avevo motivi per perplimermi. Se volessi giocare a qualcosa di simile al primo Sonic, giocherei al primo Sonic. L'hanno proposto in Digital Download e su raccolte retail praticamente su ogni piattaforma disponibile, tanto che un giorno sogno di poter raccogliere i Chaos Emerald interagendo con la tazza del bidet.
Non paghi, probabilmente al sol scopo di farmi andare di traverso l'ennesima amara sorsata di vita, mi schiaffano nelle natiche il meraviglioso modello poligonale di Sonic. Poligonale, sì.
Duedimensionieunfottutomezzo.
Ora, non ho voglia di tediarvi con la banalissima differenza che intercorre fra animare uno sprite e un mucchio di forme tridimensionali incollate. Però, almeno non siate davvero pirla, dovreste intuire come le vecchie sagomone disegnate permettano di gestire animazioni più fluide e un'interazione con i fondali precisa, chi l'avrebbe mai detto, al pixel.
Se stai progettando un maledettissimo platform cercando di scopiazzare dal capostipite di una gloriosa serie, si spera che tu tenga conto dell'importanza dell'animazione nella tua equazione della nostalgia.
Mainveceno. Il deforme porcospino di Sonic 4, con chiari problemi di gigantismo agli arti inferiori, si dimena su schermo così grottescamente da far sembrare il pingue idraulico italiano di NSMBWii Ryu "Fucking" Hayabusa.
New Super Mario Brothers Wii. Nominato non a caso, anche se sembrerebbe. A me pare chiaro come la Sega stia cercando, in maniera nemmeno troppo velata, di cavalcare l'onda del successo del giochino per l'ammiraglia Nintendo che tanto ha fatto bagnare il volgo durante queste vacanze natalizie.
Mi immagino Takashi Izuka sul cesso, mentre guarda con insistenza lo spazzolone del bagno. «Sai cosa, Taka? Ma perché non facciamo un bel New Sonic? Cioè, ha funzionato con Mario.» «Cazzosì. Sei un genio, mio caro Scovolone marziano telepatico.»

Il problema che Izuka e il suo amico puliscimerda alieno immaginario non hanno considerato è la gargantuesca differenza odierna fra le due mascotte.
Mario ha un nugolo di fan sfegatati che lo difenderebbero sempre, anche se si fottesse una minorenne durante il suo mandato. Per non parlare del fatto che è il protagonista e comprimario di un numero elevatissimo di titoli, generalmente mai sotto al discreto a livello qualitativo. Sonic ha un nugolo di fan, vero, ma la metà si masturba e basta sui porno furry, l'altra si è sorbita secchiate di merdosissimi spin off e qualche titolo di eccellente fattura, vero, ma confezionato con la cura e l'amore che si profonde nello scaricare una schifosa trippona.
Che la discutibile scelta di Nintendo di far saltare Mario come fosse sulla luna sia funzionata, non significa che sia replicabile con successo.
Ma che poi in realtà non è nemmeno questo il punto. Il punto è che non mi piace, sono arrabbiato e ora voglio un gelato per consolarmi.
Ecco.

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