Eutanasia videoludica parte seconda: Final Fight

Ah, che ricordi.
Le vecchie sale giochi italiane, paradisi elettronici tanto cari a chiunque abbia vissuto, nelle piene facoltà mentali, gli anni Novanta. Sigarette abbandonate a bruciar plastica di cabinati, fumo appestante, pestanti bulli, incessante sferragliare di macchinette, coltellate casual e puzzo hardcore. Il Vietnam a pochi passi da casa, insomma, con la brutta differenza di non contenere una quantità sufficiente di amore lungo lungo.
Noi pargoli dell'era più fessa del Novecento sopportavamo tale condensazione d'ignoranza per non più di un paio di motivi. Il primo, certamente più influente su di me, era Final Fight.
Non saprei come descrivere l'amore che riversavo su quel cabinato ogni volta che mi era concesso di trovarlo libero, privo di inquietanti macchie e con la fessura per i gettoni funzionante. Posso solo confessare che per molti anni il titolo Capcom è stato in assoluto la pietra di paragone per qualsiasi beat 'em up giocassi. Cadillacs and Dinosaurs era il "Final Fight con i dinosauri", The Punisher il "Final Fight della Marvel", Burning Fight il "Final Fight con Hulk Hogan". Già. Fin da bamboccio traspariva la mia grande capacità di sintesi critica, pari a quella di tanti giornalisti specializzati.
I due seguiti su SNES non furono poi così malaccio, considerando l'orrore che suscitava il primo nella sua versione casalinga. Ho scritto che non furono malaccio, certo, ma i più saggi già subodoravano la sofferenza di un titolo che non meritava l'infamia di diventare una serie.
Dopo un mediocre picchiaduro a incontri in tre dimensioni, le speranze che Haggar e soci fossero lasciati dalla spremibrand Capcom a godersi la pensione, con giusto qualche comparsata alla Renato Zero, sembravano fortunatamente alte.

Sembravano.
Poi, senza nemmeno una chiamata per avvertire, ecco spuntare Final Fight Streetwise.
Io sono ignorante, non capisco un cazzo di game design e ho grossi problemi a scrivere “li” al posto di “gli” quando serve. Però, dovessi produrre un seguito di Final Fight, seguirei questi semplici comandamenti:

  • Fai sviluppare il gioco a uno studio interno che abbia esperienza nel genere.
  • Nel caso siano necessari tagli in un periodo di crisi, non far sapere allo studio che chiuderanno i battenti appena il titolo raggiungerà gli scaffali.
  • Per quanto le meccaniche di Final Fight possano sembrare vetuste, mantieni lo stesso spirito che le muoveva.
  • Evita FMV beceri per un titolo che dovrebbe avere almeno un vago sapore arcade retrò.
  • Final Fight è la fiera dei BBBUGNI senza chiacchiere. Non far scrivere uno straccio di storia. Mai.
  • Nell'ottantanove, il capostipite della serie era tecnicamente uno dei giochi più clamorosi si fossero mai visti. Cerca di fare altrettanto.
  • Se a qualcuno del team viene l'idea di un'ambientazione Free Roaming, mandalo di fretta da un oncologo per fissare una TAC al cervello.
  • La gente vuole giocare con Haggar, Cody e Guy. Del resto, solo un cercopiteco userebbe un bamboccio qualsiasi. Che ne so, il fratello di Cody.
  • Final Fight è colorato. Il seguito di Final Fight deve essere colorato.
  • I minigiochi sono il male, mai usarli. Se il gioco è corto, corto rimane.
  • I QTE sono il male, mai usarli. Se il gioco è corto, corto rimane.
  • Proponi come extra una versione perfettamente fedele all'arcade del primo Final Fight, non uno schifo che lagga su una macchina del 2000.

Capcom però se n'è fottuta di questi comandamenti e anche del semplice buon senso, cagando fuori uno dei più grassi agglomerati di cloaca digitale mai odorati nella storia del medium. Streetwise non è solo un brutto gioco basato su Final Fight, è un brutto gioco in generale. Un offesa ai fan, alle sale giochi puzzolenti e financo alle vietnamite con tanta voglia.

Segnali di accanimento terapeutico:


Lo vogliamo ricordare così:

1 cretinate:

lune 22:57:00  

snipermatsu killed crocerossa.

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L'HQ del più irritante podcast a sfondo videoludico del globo. Gretti, noiosi e maleducati: uno spazio di nerd frustrati per nerd frustrati.