3D Realms chiude i battenti



Non c'è un cazzo da ridere.
3D Realms, dopo essere stata presa per il culo dal globo per il Re dei vaporware in produzione da quasi tre lustri, chiude ufficialmente i battenti.
Non c'è un cazzo da ridere, ripeto, per un paio di motivi.
Principalmente perché la 3D Realms era un po' come il compagno di classe sfigato che smutandavi tutte le mattine e gli fottevi i soldi durante la ricreazione. Quando scopri che si è suicidato, impalandosi con un totem espositivo della 505 Games in uno squallido Gamerush di periferia, un po' ti spiace. Era uno spasso e in fondo non si meritava del tutto di crepare, aveva delle potenzialità dietro la scorza da miserabile.
E in seconda battuta perché 3D Realms era Apogee, una delle più grandi compagnie di software ludico della storia. Creava e produceva capolavori per pc quando nessuno ci scommetteva nemmeno il culo di una nigeriana, forniva contenuti episodici ben prima che Gabe Newell assomigliasse alla ricca, brillante e arenata balena di oggi.
Ha creduto nei geeks e i geeks l'hanno ripagata.

Non c'è un cazzo da ridere, chiaro come il sole. Ma sono strafatto di ossido di diazoto e un appunto irrispettoso mi cola come bava dalle mascelle contratte.

Domanda: di cosa ha bisogno un capoccia di un'azienda per mantenere florida la propria attività?
Lungimiranza.

Nel 2006 Scott Miller, forte della sua esperienza come CEO della 3D Realms, si sbilanciò con questa affermazione: «Nella mia previsione Xbox 360 e Ps3 si equivarranno in termine di vendite, Revolution di Nintendo si aggiudicherà il terzo posto con un notevole distacco dalle concorrenti. Forse sarà l'ultima console Nintendo».

Lungimiranza Forever.

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